Auguri di buon anno a…
… Aylan, il piccolo siriano morto su una spiaggia della Turchia, restituito dalle infide onde marine che lo avevano annegato, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo ed hanno colpito il cuore di milioni di persone che ancora si stanno interrogando sulle immani tragedie che questa terza guerra mondiale spezzettata, come l’ha definita Papa Francesco, sta portando e sulle possibilità che qualcosa di urgente e di concreto si faccia per evitare altre tragedie analoghe che nell’anno appena concluso ha provocato oltre 3.700 morti nel solo Mare Mediterraneo; quel bimbetto annegato fa riflettere sulla inutilità delle tante parole spese sul fenomeno della immigrazione, che sarebbe meglio definire esodo di popolazioni che fuggono da zone di misere, carestie, guerre e stragi, per trovare in altre nazioni, specialmente quelle europee, la nuova terra promessa. Auguri al piccolo Aylan, che possa di godere finalmente la pace del Paradiso dove è stato certamente collocato dal Padreterno.
… a Papa Francesco, che con grande coraggio e determinazione sta cambiando la Chiesa e la burocrazia del Vaticano, che sta dando colpi mortali a quel malaffare che all’interno delle Mura Leonine alimentava e veniva alimentato da intrallazzatori che si arricchivano anche ai danni delle casse delle pie istituzioni che avrebbero dovuto destinare ad altro le risorse utilizzate da tanti “principi della Chiesa” per scopo personali; auguri a questo grande Papa che sta infliggendo colpi mortali a quel malaffare che ha coperto di vergogna la Chiesa di Cristo tra pedofilia, delitti, “camurrie”, intrallazzi e indescrivibili porcherie; auguri a questo grande Papa che sta riportando la Chiesa di Cristo a quella povertà, umiltà e semplicità francescane delle quali si sentiva tanto bisogno e che sta avvicinando alla Chiesa tanti che si professano atei e non credenti.
… a Sergio Mattarella, che con sobrietà sta svolgendo il suo ruolo di Presidente della nostra Repubblica e che, nonostante la sua riservatezza, con la sua presenza discreta ma costante e incisiva, non fa rimpiangere il suo predecessore, “re Giorgio” Napolitano, il quale, con piglio certamente più decisionista, ha guidato il nostro paese per nove anni di fuoco, contribuendo a portarlo fuori delle numerose tempeste che si erano abbattute su di esso.
… a Matteo Renzi, che da leone si sta battendo per cambiare questo nostro grande Paese che decenni di incuria, pressapochismo della classe politica, ruberie di ogni genere, intrallazzi vari, avevano ridotto in una condizione pietosa; che marionette e cortigiani, purtroppo da noi eletti, l’avevano fatto precipitare ad uno degli ultimi posti nel mondo; auguri a Matteo Renzi che sta facendo risalire al nostro Paese una china che, anche grazie ai vari lazzi e cucù e barzellette sconce di qualche personaggio di governo, avevano fatto perdere a questo Paese ogni credibilità in Europa e nel mondo intero; che si è sbarazzato delle opposizioni interne del suo partito, mettendo alle corde anche le opposizioni esterne e relegandole a ruoli di comparse senza voce e senza peso; che ha messo alle corde anche quei sindacati che per decenni hanno contribuito allo sfascio del nostro Paese e che sembrano ora ridotti al rango di cani che abbaiano alla luna, senza peso e con sempre minore credibilità e seguito.
… a Nadia, Anastasia e Lisa, vedova e figlie di Anatolij Karol, l’eroico ucraino che il 2 ottobre scorso venne ammazzato in un supermercato di Castello di Cisterna per aver bloccato due delinquenti che stavano tentando di fare una rapina alla quale Anatolij si oppose e venne freddato da uno dei due rapinatori in presenza della figlioletta piccola; la moglie Nadia venne poi assunta come cassiera nello stesso supermercato il cui proprietario, riconoscente per il sacrificio del marito, ha ritenuto in tal modo di aiutare quella famiglia che, morto Anatolij, era rimasta senza alcun sostentamento.
… Mariss Jansons, celebre direttore d‘orchestra, che l’altro giorno ha diretto per la terza volta la 76.esima edizione dello splendido concerto di Capodanno da Vienna, eseguito a capodanno nella grande Sala d’Oro della capitale Austriaca, e trasmesso da Raidue: alla conclusione del quale, avviata l’esecuzione della Marcia Radetzky di Johann Strauss, dopo aver salutato calorosamente il primo violino, ha lasciato il podio allontanandosi, come per dire agli orchestrali di essere talmente bravi da non aver bisogno di un maestro che li diriga; per ripresentarsi poi sul podio, alla fine dell’ esecuzione, a salutare il pubblico che lo ha calorosamente e lungamente applaudito.
… Vincenzo Servalli, Sindaco di questa nostra città, che con il suo saper fare e una accorta politica fatta di piccoli passi e di interventi concreti, e uno staff efficiente e concreto, sta riavvicinando il Comune ai cittadini, migliorando e abbellendo il centro e le periferie, rendendo la città più bella e più vivibile, operando in maniera sobria ma incisiva in vari settori con buoni interventi di governo del territorio, e incidendo sulla macchina comunale ad occuparsi dei problemi più spiccioli la cui soluzione è unanimemente apprezzata. (foto Giovanni Armenante)