Cava, sull’edilizia scolastica Enzo Servalli attacca il sindaco Galdi
“Le problematiche delle scuole cittadine vanno prese di petto, non come sta facendo l’amministrazione Galdi che rinvia, di periodo in periodo, gli interventi da farsi con la scusa di non voler arrecare disagi agli alunni”. Questo il pensiero del candidato sindaco del Pd, Vincenzo Servalli che ha raccolto numerose lamentela dei genitori degli alunni di diversi plessi cittadini.
“Allora, dichiara il candidato sindaco del Pd, Vincenzo Servalli, perché l’amministrazione attuale non ha provveduto a mettere, con urgenza, in sicurezza, la scuola di Pregiato “Simonetta Lamberti”, dal momento che gli alunni di quel plesso, già da mesi sono stati accorpati e convivono come sardine, in alcune classi dell’altra scuola frazionale?. E’ inutile che l’amministrazione Galdi, ad un mese dalle elezioni amministrative, presenta il suo piano per l’edilizia scolastica, dove la maggior parte degli interventi sono rinviati in estate”.
Dopo la scuola elementare di Santa Lucia, per la quale, fa notare Servalli nella sua nota diffusa in mattinata, da circa due anni, si rivendicano interventi di messa in sicurezza, anche nella struttura che ospita le medie nella stessa frazione, ossia la succursale della Balzico, si è aperta una grossa crepa, provocando il trasferimento degli alunni di una prima classe, nell’aula mensa già occupata dagli alunni dell’asilo, anch’essi appoggiati nello stesso edificio scolastico in attesa della riapertura dell’originario plesso, vicino all’ormai bonificato campo container.
“Ora, però che la situazione dell’edilizia scolastica è peggiorata -polemizza Servalli- uscire in campagna elettorale con il piano degli interventi dove l’Smministrazione Galdi, ancora dice: «Per la manutenzione straordinaria al plesso Simonetta Lamberti, è stata aggiudicata, in via definitiva, la gara e si procederà quanto prima, alla consegna dei lavori», è sconcertante. Non so quante volte, in questo quinquennio di amministrazione Galdi, abbiamo sentito dire “quanto prima”. Se è un “quanto prima” equiparabile a quello della consegna delle case popolari, allora ci sarà da aspettare ancora qualche anno”.