Calcio e calci in campo, passione e sofferenza sugli spalti. Ma la parola chiave è lealtà sportiva: arriva a Cava de’ Tirreni il tanto atteso Pro Casolla, compagine di Nocera e capolista del torneo.
Sugli spalti le due tifoserie si sfidano a suon di cori e coreografie, mentre in campo 22 leoni pronti a non tirare per nessuna ragione il piede. Sebbene la categoria inganni, trattasi di calcio vero, a tutto tondo, a partire dai gradoni sino ad arrivare alla terra battuta del comunale di San Pietro. Unica nota stonata la casella zero alla voce gol, ma di certo non sono mancate le emozioni. Punto che sta benissimo al Pro Casolla, un po’ meno ai ragazzi di mister Sabbarese, che cercavano il riscatto dopo la brutta prestazione del derby della settimana scorsa. In ogni caso una prova che dà tanto morale, visto l’ottimo approccio alla gara e considerando l’alta caratura dell’avversario.
Passiamo al match. Tante novità in casa United, mister Sabbarese non vuole lasciare nulla di intentato e studia una formazione ad hoc per tale partita; solito 3-4-3 ma con interpreti diversi. Conferme tra i pali per Caso, linea a tre composta da Ascione D., Bisogno (c) e Mannara. A centrocampo fuori Salsano e Lambiase, dentro Melchionda e Milite sulle fasce, i centrali sono Carotenuto e Polacco. Tridente “sudamericano” con “Dinho” Coppola, Mosca e Murolo. Da sottolineare la presenza in panchina di uno dei leader dello spogliatoio United ovvero Ragone, rientrato da Perugia esclusivamente per sostenere i compagni, seppur dalla panchina.
Si inizia e il match appare sin da subito molto studiato, le marcature sono molte strette e a centrocampo di certo non si ricorre alle carezze per conquistare il pallone. Interessante la posizione occupata dagli esterni di casa, Milite con un occhio in difesa a coprire sul temibilissimo Di Genova; sull’altro versante Melchionda con compiti decisamente più offensivi tenta di allungare la squadra. Le occasioni tardano ad arrivare, ma al 30esimo il Pro Casolla sfiora la rete: rapida incursione sulla fascia sinistra, dribbling secco su Milite e conclusione a rete sul secondo palo: palla fuori di un niente e sospiro di sollievo per Caso. Il match si accende e sull’altro versante è lo United a sfiorare la rete: punizione battuta da Murolo dalla destra, palla sul secondo palo, incornata a botta sicura di Mosca e miracolo del portiere che tiene a galla i suoi. La partita continua ad essere maschia e a pochi minuti dal duplice fischio è Murolo a sfiorare la rete con una conclusione da calcio a 5 in seguito ad una giocata dell’onnipresente Mosca. Nel finale, sempre sugli sviluppi da calcio da fermo è Ascione a tentare la conclusione volante a rete, ma la mira è imprecisa. Ancora pochi spiccioli di gara, il tempo di vedere un altro paio di contrasti di Carotenuto e Polacco, stoici anche quest’oggi, e l’arbitro manda tutti a prendere un tè caldo.
Nella ripresa nessun cambio per mister Sabbarese, si riprende con la stessa idea di gioco ma con un nemico in più: il vento. Infatti a causa di quest’ultimo diventa complicato per ambo le squadre giocare palla a terra, dunque la partita diventa sempre più maschia e combattuta. Al 55esimo fuori Melchionda, ottima prova la sua, dentro Salsano. Poco dopo è il turno di Lambiase, a fargli spazio è Milite, anche quest’oggi molto generoso e combattivo. Nonostante i cambi e le mosse tattiche dei due allenatori i tiri in porta sono davvero pochi, ma il dinamismo e la cattiveria agonistica in campo non mancano, cosi come l’entusiasmo sugli spalti.
Si scivola cosi sino al 75esimo minuto durante il quale si registra l’unico brutto episodio: Polacco entra duro su Zarrella che di tutta risposta, gli rifila una manata, è rosso diretto e le panchine vengono a contatto. A conti fatti, solo qualche parola di troppo, ne paga le conseguenze il mister ospite Esposito, reo di essersi mal rivolto verbalmente nei confronti del direttore di gara. Ristabilito l’ordine, si riprende a giocare ma l’unica vera occasione porta la firma di Salsano, che all’80esimo in seguito ad un assist al bacio di Murolo, non riesce a controllare la palla solo dinnanzi al portiere che, prontissimo, lo anticipa. Lo United ci prova disperatamente nel finale ma né Mannara in rovesciata, né Ascione su azione da corner, riescono ad impensierire il portiere. Da sottolineare la grande prova di Bisogno unitamente ai compagni Carotenuto e Ascione, stoici come al solito.
Triplice fischio che arriva magari con qualche minuto di anticipo, ma alla fine pari giusto. Festeggiano gli ospiti, un po’ di amaro in bocca per i ragazzi dello United, coccolati e acclamati come al solito dalla onnipresente Doce. Solito terzo tempo, saluti e strette di mano. Lo sport innanzitutto.
Terminato dunque il ciclo terribile, si tirano le somme in casa United. Certamente si poteva fare meglio in particolare nel match contro l’Inter Sant’Anna, ma ovviamente certi incidenti di percorso servono per migliorarsi e crescere. La squadra è giovane e quello che si è intravisto contro il Pro Casolla è che gli apparenti passi indietro fatti in realtà sono serviti a prendere la rincorsa, con l’augurio che il conseguente salto porti gioia e sorrisi.