Cava de’ Tirreni, disservizi e carenze del Distretto Sanitario: Fratelli d’Italia si rivolge al Difensore Civico Regionale
E' quanto fa sapere in una nota diffusa poco fa dal Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di Cava de' Tirreni.
“Nei giorni scorsi gli avvocati Gianpio De Rosa e Alfonso Senatore – su iniziativa del coordinamento cittadino cavese di Fratelli d’Italia – hanno avuto a Napoli un incontro con il Difensore Civico Regionale avv. Giuseppe Fortunato per segnalare le numerosi disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria del Distretto n. 63 dell’ASL Salerno, di cui fa parte la nostra città”.
E’ quanto fa sapere in una nota diffusa poco fa dal Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di Cava de’ Tirreni.
“Al Difensore Civico è stata rappresentata, in primo luogo -si legge nel comunicato di Fratelli d’Italia- l’incresciosa situazione determinata dal fatto che il ruolo di Direttore del distretto sanitario n. 63 (Cava de’ Tirreni – Costiera amalfitana) da tempo non è ricoperto da un titolare con incarico triennale come previsto dalla norma, bensì retto attualmente da un facente funzioni privo di autonomia progettuale, organizzativa e gestionale”.
“Questa circostanza –spiega l’avv. De Rosa– compromette innanzi tutto l’attività di programmazione, provocando un grave pregiudizio alla gestione ordinaria ma anche alla qualità in prospettiva dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria del Distretto, con evidente ricadute negative sulla medicina del territorio e quindi direttamente a danno dei cittadini-pazienti”.
“Il Distretto – prosegue De Rosa – sconta la carenza di diverse figure specialistiche, come un urologo, un pneumologo per svolgere attività ambulatoriali e domiciliari, un oncologo per i servizi domiciliari. Più in generale, vi è una preoccupante e intollerabile carenza di personale sia sanitario che amministrativo: mancano infermieri da dedicare agli ambulatori specialistici e allo stesso tempo molti di loro, come pure i fisioterapisti, si ritrovano a svolgere attività amministrative anziché sanitarie, perché altrimenti resterebbero scoperte. Ciò pregiudica fortemente l’attività del Distretto e questo disservizio non è più accettabile. Si pensi al disagio ormai atavico che stanno subendo, anche in questi giorni, gli utenti per le pratiche di esenzione ticket”.
Al Difensore Civico è stato fatto altresì notare che le attività del Distretto a Cava de’ Tirreni sono dislocate in vari edifici sparsi per il territorio cittadino: alcune presso un Poliambulatorio (riabilitazione, specialistica ambulatoriale, cure domiciliari, ecc.) ubicato in una struttura metallica prefabbricata dichiarata provvisoria sedici anni fa e diventata ormai definitiva (via Gramsci), altre presso locali diversi e lontani gli uni dagli altri: il 118 (via L. Ferrara), la sede del Distretto e la guardia medica (via Guerritore), il Sert (via Atenolfi), la medicina mentale (Piazza Galdi), la medicina legale e l’assistenza sanitaria di base (via Pellegrino), il consultorio (San Nicola), la farmacia (via Palatucci), il centro antidiabete (presso l’ospedale). Inoltre, va evidenziato che per molte di queste sedi l’ASL corrisponde un fitto mensile a terzi”.
“Riteniamo fondamentale –incalza l’avv. De Rosa – individuare un edificio per ospitare adeguatamente tutte le attività. In tal senso, abbiamo segnalato che la Regione Campania è proprietaria di un immobile con destinazione d’uso socio-sanitaria di dimensioni notevoli in centro città, ovvero l’ex ONPI a Corso Mazzini (per noi cavesi il vecchio Hotel de Londres), che versa in condizioni fatiscenti ma che potrebbe essere riqualificato con i fondi del PNRR”.
“Non entriamo nel merito di scelte che non ci competono – dichiara l’avvocato Alfonso Senatore – tuttavia sollecitiamo la nomina del Direttore del Distretto Sanitario n. 63, in quanto la città ha bisogno di un interlocutore istituzionale in materia sociosanitaria nella pienezza delle sue funzioni, anche in ragione della totale assenza sul tema del sindaco Servalli, nonostante che per legge sia il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, oltre che Presidente della Conferenza dei Sindaci dei comuni che compongono il Distretto sanitario n. 63”.
“Il Difensore Civico Regionale – conclude l‘avv. Senatore – quale Garante del diritto alla salute ha fatto sue le nostre segnalazioni e in proposito ha immediatamente indirizzato una nota formale al Direttore generale dell’Asl Salerno”.