Mediateca Marte, salotto culturale del centro storico di Cava de Tirreni presenta “Joan Mirò e i surrealisti. Le forme, i sogni, il potere”, un entusiasmante percorso espositivo fruibile al pubblico dal 21 febbraio al 20 giugno 2016.
La mostra curata da Marco Alfano, espone 30 opere grafiche di Joan Mirò (1893-1983) che trattano l’immensa mole che l’artista catalano ha realizzato in più di 40anni di pratica dell’incisione, provenienti da un’importante collezione italiana privata (il legame tra il collezionista e Mirò è testimoniato da un disegno a pastelli colorati su carta, datato 7 novembre 1972).
L’itinerario espositivo è suddiviso in tre tracciati: la necessità della forma, vale a dire l’esigenza avvertita costantemente da Mirò e dagli altri artisti surrealisti in mostra di dare vitalità immaginativa alla forma, provando a svelarne la natura misteriosa; la materia dei sogni, che si richiama alla funzione immaginativa rappresentata dall’inconscio e dal sogno, e infine la natura del potere, partendo dall’importante serie miroiana dedicata adsti Ubu Roi (1896), capolavoro di Alfred Jarry, autore incluso da Breton tra “i precursori” del surrealismo.
Mirò a differenza dei surrealisti che partono dai residui del visibile, proverà a delineare una nuova grammatica: inventa infatti una lingua per figure, un linguaggio per tutti. Niente in lui è “sofisticato” come negli altri surrealisti. Quello di Mirò è il risultato di un lavoro assiduo sulla forma, dove il livello della configurazione figurale e di contenuti, appare completamente reinventato.
Joan Mirò dalla fama di pittore “infantile”, cucitagli addosso dal teorico del Surrealismo Andrè Breton, passa ad essere apprezzato come un artista “giocoso” da Agnès de la Beaumelle.
Le 30 opere dell’artista catalano, selezionate per l’occasione trattano dal Centenaire Mourlot (1953) alle litografie della serie Ubu Roi di Alfred Jarry (1966), dalla serie Je travaille comme un jardinier (1963), fino a Copir sense nafrar del 1981, offrono un’esaustiva panoramica del lavoro grafico dell’artista catalano e del suo processo linguistico creativo.
Ad esse si collegano altre 30 opere grafiche di nomi importanti del gruppo dei surrealisti: dal “metafisico” Giorgio de Chirico (1888-1978) al sulfureo Salvador Dalì (1904-1989), da Andrè Masson (1896-1987) a Marx Ernst (1891-1976), dal belga Renè Magritte (1898-1977) al tedesco Hans Bellmer (1902-1976), dal cileno Roberto Sebastiàn Matta (1911-2002) al cubano Wilfredo Lam (1902-1982).
Ad arricchire la visita diverse iniziative collaterali promosse per il pubblico di tutte le età. Si va dai laboratori artistico-espressivi, per avvicinare anche i piccolissimi alla poetica e alla pratica del movimento d’avanguardia, alle visite guidate teatralizzate, per introdurre i visitatori nei pensieri e nelle storie più recondite delle opere.
Per informazioni e prenotazioni: 089/9485395- 333/6597109, www.surrealistimarte.com.