scritto da Redazione Ulisseonline - 31 Maggio 2018 10:29

Cava, scene di ordinaria inciviltà

Ore 8,30. Ingresso villa comunale Schwerte. Via Vittorio Veneto. Scene di ordinaria inciviltà. I passanti, gli automobilisti in transito ed i negozianti del luogo vengono improvvisamente fatti sobbalzare da una serie di colpi e dal fumo che per qualche istante si spande dinanzi al cancello di ingresso del giardino pubblico.

A causare quel fracasso nelle prime ore della mattina, quando abitualmente i cavesi si recano al lavoro o accompagnano i figli a scuola, sono alcuni petardi fatti esplodere, si scoprirà quando il fumo si dirada, dalla mano di un uomo che in compagnia del figlio piccolo, munito di trolley da scolaretto, si appresta a condurlo a scuola. Dove, si spera riceva una migliore educazione rispetto a questa lezione a rovescio0 di civiltà e pedagogia che gli ha impartito il padre!

Superata lo spavento e lo sconcerto per i colpi che un po’ di timore hanno generato nei cittadini, sono in tanti ad essere indignati e su tutti il commento di una signora che non manca di sottolineare come i cavesi vogliano fare vanto di una presunta superiorità antropologica verso le popolazione dell’agro nocerino sarnese, ma che molti esempi quotidiani, dalle mini discariche di rifiuti alla indisciplina nella guida e nella sosta delle auto, finiscono piuttosto per uniformare di fatto Cava de’ Tirreni a comuni più sperduti e malmessi dell’hinterland partenopeo.

Insomma, la Cava de “Viaggio in Italia” di Goethe è  forse solo un lontano e nostalgico ricordo!

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

2 risposte a “Cava, scene di ordinaria inciviltà”

  1. 1/6 by Nino Maiorino – Ricordo lontanissimo, basta vedere come si comporta larga parte della cittadinanza: rifiuti, discariche, vandalismi, cafonaggini varie. Ma quale piccola Svizzera?

  2. Per non parlare della sicurezza e della invasione di tipi di ogni genere che presidiano semafori, supermercati, negozi ecc. Nino Maiorino

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