AmericaNapoli – 100 anni di film vesuviani tra Cinecittà e Hollywood
Al via domani la manifestazione AMERICANAPOLI – 100 anni di film vesuviani tra Hollywood e Cinecittà. L’evento, patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, è organizzato dall’Associazione Culturale Musae e American Studies Center. Si tratta di una conferenza-show ed è in programma dalle ore 17 alle 19.30 domani, mercoledì 18 aprile, nelle sale del Palazzo delle Arti (PAN) di Napoli.
Sarà Luca Martera a raccontare la città di Napoli attraverso il cinema americano ed italiano, con un particolare focus sugli attori ed artisti che hanno reso Napoli celebre nel mondo. Qual è il primo film americano in cui si vede Napoli? Perché Mario Merola fu invitato alla Casa Bianca dove ad attenderlo c’erano il presidente Gerald Ford e il Segretario di Stato Henry Kissinger? E’ vero che Fellini avrebbe dovuto dirigere un film dal titolo Napoli – New York? Perché Julia Roberts ha usato una controfigura nella scena in cui mangia la pizza a Napoli nel film Mangia, Prega, Ama? Cosa faceva tra un ciak e l’altro Vittorio De Sica sul set ischitano di Caccia alla Volpe? Per quale motivo Jennifer Beals, l’eroina di Flashdance, impazzì d’amore per Massimo Troisi? Perché il pugliese d’origine John Turturro è così innamorato di Napoli? Di tutto questo e tanto altro si parlerà domani durante la conferenza.
Non tutti, infatti, sanno che il cinema italiano muto dei pionieri era un’industria affermata che non aveva niente da invidiare a Hollywood. Napoli e Torino erano le capitali del cinema italiano e curiosamente nel capoluogo partenopeo si sviluppò un filone particolare di film legati ai movimenti migratori, da e per gli Stati Uniti, come il film realizzato nel 1924 dal regista Eugenio Perego, Vedi Napule e po’ mori, in cui raccontava la storia di Billy, produttore cinematografico americano, che giunge a Napoli per le riprese del suo film e per la parte di protagonista sceglie Pupatella, figlia di un’umile famiglia di pescatori. Il film è un grande inno alla napoletanità, un musical italoamericano ante litteram, che racconta il “sogno americano” di una bella napoletana, la figlia del popolo Pupatella, interpretata da Leda Gys , diva del muto della stessa caratura di Francesca Bertini, mentre suo fratello è interpretato da un ancora adolescente Nino Taranto. La pellicola, prodotta dalla Lombardo Film (la futura Titanus), è persino a colori.