scritto da Nino Maiorino - 09 Maggio 2018 08:45

Cava, ma quale sicurezza?

foto Angelo Tortorella

In passato ho avuto più volte occasione di parlare della sicurezza di questa città che da qualche tempo sembra martoriata, fra l’altro, anche da enormi problemi di tutela della incolumità e dei beni dei cittadini che si sentono sempre più abbandonati a se stessi.

E non solo quelli delle periferie anche prossime, tradizionalmente trascurate da tutte le Amministrazioni, come se fossero cittadini di serie B, ma anche quelli delle zone centrali.

Orbene, se le denunce e le segnalazioni arrivassero solo da persone notoriamente molto sanguigne e spesse volte sopra le righe potrebbe sorgere qualche dubbio; ma se a farlo vi sono anche persone notoriamente tranquille e sempre equilibrate c’è da preoccuparsi.

D’altronde, sotto gli occhi di tutti sono gli episodi che si susseguono, talvolta a ritmo frenetico, puntualmente riportate dalla stampa e dai media locali.

Il problema è che la città è totalmente priva di controlli, tutti i giorni e in tutte le ore.

Qualche giorno fa su queste colonne un’attenta cronista ha denunciato che sui gradini della scacchiera di Piazza Abbro sono stati trovati sassolini sparsi o buttati da ragazzini o ragazzacci che li hanno sottratti alle aiuole; per fare ciò avranno dovuto perdere un poco di tempo durante il quale nessuno sembra averli visti, né cittadini né Vigili né altri. E quotidiani e continui sono gli scambi di “pallonate” tra bande di ragazzini dappertutto, anche sul sagrato del centralissimo Duomo.

Ma le pallonate o i sassolini sono ben poca cosa rispetto alle vere emergenze in materia di sicurezza e tutela della incolumità della gente e della salvaguardia dei beni dei cittadini che si sentono costantemente minacciati e molto spesso vittime, purtroppo disarmate e senza alcuna tutela.

Come ha risposto a tutto ciò l’Amministrazione cittadina?

Fino a qualche mese addietro il dirigente responsabile della Polizia locale era l’ing. Attanasio, il quale, pure non avendo competenze specifiche del settore, comunque le aveva acquisite “sul campo” e ha fatto il possibile per rispondere alle esigenze della popolazione, pure non potendo tralasciare l’altro settore a lui affidato, quello del governo del territorio, rispondendo in materia di sicurezza direttamente al Sindaco che aveva trattenuto per se la relativa delega; decisione alquanto stravagante che fa pensare che il Sindaco non avesse ben chiaro il problema.

Poi, finalmente, il Sindaco si convinse di non poter occuparsi del settore, e lo affidò al consigliere comunale Giovanni Del Vecchio.

L’avv. Del Vecchio, però, non ha alcuna specifica competenza, e ha fatto ciò che ha potuto, non molto in verità: a suo merito va la designazione dell’attuale Comandante della Polizia Locale, il dirigente Saverio Valio che già in passato ha diretto il Corpo.

Poi, il Sindaco Servalli ha ritenuto di far entrare in Giunta l’avv. Del Vecchio, quale assessore anche alla sicurezza; c’è chi avrebbe visto Del Vecchio meglio impiegato in un settore più congeniale alla sua formazione e professione; ma la politica, anche locale, fa scelte strane e questa non è la prima.

Non mi stanco di ricordare che la sicurezza non è un concetto filosofico, come qualcuno pensa, o una esigenza da affrontare sporadicamente, in quanto le emergenze sono continue e richiedono fermezza politica, competenza, presenza continua sul territorio, anche perché, purtroppo, per come stanno andando le cose a livello centrale e locale, è palpabile anche a Cava una strisciante invasione da parte di extracomunitari e non, che sempre più spesso si vedono per le strade metelliane, centrali e periferiche.

Non mi azzardo a dire che la mancanza di sicurezza deriva da questo fenomeno, ma la presenza sul territorio di tanti stranieri, che sembrano presidiarlo, certamente non contribuisce a far sentire il cittadino più tranquillo: anzi…

Voglio perciò nuovamente ricordare che, a fronte del “presidio del territorio” da parte di sconosciuti personaggi, occorre che vi siano forze istituzionali che provvedano seriamente e con continuità ad un effettivo presidio della città, e che siano chiamati a farlo non solo la Polizia locale ma anche tutti gli altri Corpi di  polizia presenti sul territorio.

Come risponde l’Amministrazione cittadina per la soluzione di questo pressante problema? Designando quale Comandante della Polizia locale un elemento valido, ma affidando il settore ad un ottimo assessore che andrebbe però bene a fare altro, invece che ad una persona veramente esperta che possa fungere da fulcro, elemento coagulante di tutte le forze dell’ordine della città.

Quale spiraglio si può intravedere? Boh!

Ci vorrebbe la sfera di cristallo per azzardare qualche pronostico, ma con i personaggi che sono sulla scacchiera, le incertezze politiche che incombono, i contentini che ad agni piè sospinto occorre dare, non intravedo una inversione di tendenza a breve; anzi!

Frattanto… arrangiatevi, come diceva il buon Totò: e i cittadini si arrangiano, lo stanno facendo da tempo e in tutti i campi; ma fino a quando potranno sopportare questo stato di cose?

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

Una risposta a “Cava, ma quale sicurezza?”

  1. 9/05/2018 – By Nino Maiorino – Proprio ieri notte S. Anna l’ultimo grave episodio. Servalli, DelVecchio e Valio dovrebbero darsi una mossa!

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