Gli italiani vogliono un’Unione Europea con più flessibilità di bilancio e solidarietà
Cosa pensano gli italiani dell’Europa e delle regole economiche, sopratutto quelle legate alla moneta unica, l’euro, che vincolano gli stati aderenti condizionando di riflesso fortemente la vita dei loro cittadini?
E’ questo l’oggetto della ricerca effettuata dall’istituto demoscopico SWG che ha utilizzato un campione rappresentativo nazionale composta da 1.000 soggetti maggiorenni.
Ebbene, il 57% degli intervistati pensa che occorrerebbe avere una maggiore flessibilità di bilancio, mentre il 19% ritiene addirittura che necessiterebbero delle regole di bilancio ancora più rigide.
Il 5%, invece, risponde che le cose vanno bene come stanno oggi, mentre il 19%, vale a dire quasi un quinto degli intervistati, non sa rispondere.
Sempre sui rapporti politico-economici tra i paesi dell’Unione Europea allo stesso campione di intervistati è stata posta un’altra domanda: “Lei condivide il principio per cui i Paesi dell?unione Europea devono sostenersi tra loro con aiuti e finanzianti a chi è in difficoltà o ritiene che ogni Paese debba contare solo sulle proprie risorse e capacita?”.
Il 60% degli intervistati, in altre parole la stragrande maggioranza, ritiene che i Paesi dell’Unione devono sostenersi tra di loro con aiuti e finanziamenti. In pratica, tra gli stati europei deve prevalere il vincolo della solidarietà.
Il 24%, invece, ritiene che ogni Paese deve contare solo sulle proprie forze, mentre il 16% non sa rispondere.
In conclusione, gli italiani sono convinti che nell’Unione Europea non solo ci devono essere meno vincoli di bilancio, ma che vi sia anche solidarietà e reciproco sostegno tra i Paesi aderenti.