Una Cavese tutto cuore e sacrificio cede il passo alla capolista Fidelis Andria vanificando la rincorsa play-off e consentendo ai pugliesi di festeggiare in anticipo la matematica promozione in Lega Pro, grazie al contemporaneo pareggio del Taranto con il San Severo.
Una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca sia per la prova d’orgoglio disputata dai ragazzi di mister Agovino, che avrebbero meritato il pareggio, sia per quanto accaduto al 25’ della seconda frazione di gioco e al termine della gara. Infatti la bomba carta esplosa vicino alla panchina ospite, che ha momentaneamente stordito l’allenatore Favarin e il suo secondo Langella, è sicuramente uno dei punti più bassi raggiunti dalla tifoseria metelliana in questi ultimi anni e poteva causare conseguenze ben maggiori.
Per fortuna nessuno dei protagonisti ha riportato conseguenze, ma il gesto è stato incredibilmente grave e assolutamente inconcepibile. Un atto criminale che con lo sport e il calcio non ha nulla a che vedere e che porterà gravi conseguenze sia alla moribonda società biancoblù che all’immagine della città metelliana. Meno grave, ma ugualmente da condannare è quanto poi accaduto al termine della gara quando è stato permesso l’ingresso in campo festante di un nutrito gruppo di presunti “accreditati” della squadra ospite, per raggiungere gli spogliatoi e festeggiare la promozione con i propri calciatori.
Nulla di strano se fossimo stati di fronte ad una situazione normale, ma quanto meno avventato se si considera il clima che aveva avvolto il Simonetta Lamberti. Se poi, aggiungiamo, non si ha l’accortezza di evitare provocazioni in un ambiente già di per se caldo, allora è ovvio che il rischio di scatenare qualche tafferuglio è molto alto. Soprattutto se si considera che c’era un divieto di trasferta per i tifosi ospiti…Ma abbondonando le scene di ordinaria follia calcistica e in attesa delle decisione del giudice sportivo, veniamo alla partita. Gli ospiti partono subito all’attacco e dopo nemmeno un giro di lancette potrebbero andare in vantaggio con il sempre-verde Moscelli su cui è pronto alla respinta Napoli. La Cavese fatica a fare gioco, ma al primo affondo si porta in vantaggio grazie ad un siluro dalla distanza di Della Corte. La rete scuote gli ospiti che iniziano a macinare gioco e riescono in otto minuti, dal 30’ al 38’, a ribaltare la gara.
Prima con Ola, pronto in piena area di rigore a spedire in rete un cross di Olcese, sporcato da Varchetta, poi proprio con Olcese lesto a sfruttare un’incertezza di Napoli su punizione di Oliveira. L’uno-due mette al tappeto gli aquilotti che anche ad inizio ripresa subiscono la velocità e la grinta degli ospiti. A scuotere la Cavese e riaprire la gara, però, ci pensa il giovane Picascia che, al 37’st, controlla la sfera di destro e con un preciso tiro a giro fulmina Cilli.
Il Simonetta Lamberti esplode di gioia, ma mentre i tifosi di casa continuano ad esultare, gli ospiti ribaltano immediatamente la gara con Moscelli, incredibilmente solo in area di rigore, che prima centra la traversa, poi sulla ribattuta appoggia la sfera in rete di testa. Le emozioni, però, non finiscono qui perché al 45’ Ausiello potrebbe riportare la gara in parità, ma la sua conclusione a pochi metri dalla linea di porta è provvidenzialmente salvata da Piccinni in scivolata.
CAVESE: Napoli, Capaldo ( dal 49′ st Suriano ), Picascia, Ausiello, Varchetta, Manzo, Platone, Lucchese, De Stefano, Palumbo ( dal 32′ st Allegretta ), Della Corte. A disp.: Aprile, Campanella, La Mura, Di Grezia, Pugliese, Giordano, Petti. Allenatore Massimo Agovino.
F.ANDRIA: Cilli, Sundas ( dal 23′ st Di Santo ), Di Ronza, Matera, Bova, Ola, Oliveira, Piccinni, Olcese ( dal 32′ st Lorusso ), Volpicelli, ( dal 48′ st Strambelli ), Moscelli. A disp.: Lullo, Diamoutene, Rotunno, Safina, Loconte, Aprile. Allenatore: Giancarlo Favarin.
Arbitro: sig. Simone Sozza della sezione di Seregno.
Assistenti: sig. Marco Trinchieri di Milano e sig. Federico Polo-Grillo di Pordenone
NOTE: Giornata primaverile, terreno di gioco in buone condizioni. Al 25’st la gara è stata sospesa per 7 minuti per un petardo esploso vicino la panchina ospite. Allontanato al 53′ st dalla panchina il dirigente accompagnatore della Cavese, Tanimi. Spettatori: circa 100, con una quarantina di “accreditati” ospiti presenti nel settore curva nord. Ammoniti: Varchetta e Lucchese per la Cavese, Bova e Cilli per la F.Andria. Angoli 6-8 per la Fidelis Andria. Rec. 1′ pt – 4′ st.
MARCATORI: 13′ pt Della Corte (C), 30’pt Ola (FA), 38’pt Olcese (FA), 37′ st Picascia (C), 39′ st Moscelli (FA)
(foto Gaetano Guida)
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