scritto da Nino Maiorino - 23 Dicembre 2019 09:34

Buona fine e buon principio

Auguri di buon Natale a buon nuovo anno…

…al Direttore Pasquale Petrillo, che ha appena festeggiato i quarant’anni di attività, con una succulenta performance culinaria in quel di Albori, insieme ai suoi familiari, dimenticando però i poveri cronisti della sua testata; quarant’anni, eppure tanto giovane, ma a che età ha incominciato a lavorare, era forse ancora in fasce?

…al Sindaco Vincenzo Servalli, per il quale mancano pochi mesi alla fine del suo mandato, e chi sa se lo festeggeremo come primo cittadino anche alla fine del prossimo anno. Certo che, guardandoci in giro, non è che si vedano tante alternative, tra grillini metelliani pressoché inesistenti, una destra alla ricerca di una identità, “competitors” poco credibili, e via dicendo. Una brutta tegola gli è caduta sulla testa in conseguenza della incarcerazione del suo ex vice Polichetti, ma il futuro è una incognita e, probabilmente, ce la farà per un ulteriore quinquennio, glielo auguro.

…allo Spelacchio cavese, l’alberone che il Capo della Polizia ha adottato per un filmato pubblicitario del Corpo. Per me continua a rimanere quasi un mostro, ma Gabrielli è Gabrielli, tanto di cappello.

…ad Alfonso Senatore,  mio grande amico/nemico, irriducibile missino, tosto e determinato, che ora ha tradito i suoi ideali di patria e onore perché folgorato, sulla via della Padania, dall’astro nascente Salvini, con tante idee e poco seguito, che sa fare bene il suo mestiere di avvocato, ottimamente quello di assessore alla sicurezza (mai Cava era stata tanto sicura come quando della sicurezza se ne occupò lui), forse un po’ meno quello del politico locale al quale pure aspirerebbe; ha il solo neo di essere illuminato, negli ultimi tempi, dal faro di quel tale arrevota-popolo, ex Ministro degli Interni, ora nuovamente sotto processo per sequestro di persona, e mi sa che questa volta la smetterà di fare buffonate e dire cavolate. Ad Alfonso gli auguri li do di buon grado, al suo “amico” Matteo manco per errore!

…no, a Matteo Salvini gli auguri proprio non glieli do, nonostante i suoi rosari e i suoi santini, per i motivi tante volte evidenziati, ma principalmente perché aspetto ancora che renda conto dei 49 milioni di euro truffati agli italiani, e dell’affare della tangente che il suo “sconosciuto” amico Savoini gli stava costruendo in quel di Mosca; per tipi come questi gli auguri sarebbero sprecati; e poi cosa gli si potrebbe augurare, che cambi atteggiamento? per questo gli auguri glieli do ben volentieri.

…ai cafonacci della vigilia e di fine anno, quelli che il 24 e il 31 dicembre gozzovigliano sotto i portici, invadono la città abbuffandosi come maialetti, ingurgitando bibite e alcolici a fiumi, per poi andarsi a sedere a tavola per i vari cenoni e veglioni; auguro loro di ricordare che le feste di fine anno, specialmente quella del Natale, ricordano un evento di grande importanza, la natività di Gesù, rispettata in tutto il mondo anche da non cristiani, che andrebbe festeggiata nella intimità della famiglia, seguendo qualche rito religioso; ma quanti di questi gozzovigliatori se lo ricordano?

… a Papa Francesco, sempre sulla breccia a bacchettare, insegnare, ricordare, andare in giro per il mondo come un moderno profeta per divulgare il cristianesimo e il francescanesimo, senza mai lasciare la scopa per fare pulizia all’interno e all’esterno delle mura leonine; quest’anno un augurio particolare perché ha cambiato le norme del diritto canonico per i delitti di pedofilia e pedo-pornografia, i quali adesso possono essere perseguiti giudiziariamente anche in base alle leggi dei vari paesi.

…ad Antonio Di Pietro, grande personaggio della magistratura, della politica, ora avvocato e agricoltore, che con i suoi “ma che c’azzecca” ha segnato un quarto di secolo; è una persona da non dimenticare, e non si fa dimenticare con la sue estemporanee uscite, come quella di qualche mattina passata allorquando, intervistato per Radio 24 da Alino Milan nella rubrica “uno, nessuno e cento-Milan”, ad un certo punto ha lasciato per circa 30 secondi il telefono e lo si sentiva gridare  “scio’-scio’ ”; e quando ha ripreso la parola, ridendo si è giustificato che le galline stavano evadendo dal pollaio e lui le ha dovuto bloccare: era nel suo terreno e stava governando gli animali! grande Di Pietro.

…a Giuseppe Conte, ancora il Cireneo della situazione, che, nonostante si sia liberato dall’amico/nemico Matteo 1, sta penando con il nemico/amico Matteo 2, alias Renzi, che con quello striminzito 1 o poco più per cento, sta facendo il “gallo sulla immondizia”, e non tralascia occasione per mettersi in mostra e far penare il Premier, carica alla quale probabilmente ancora aspira.

…a Matteo Renzi, il quale, benché “forte” di una irrisoria percentuale in parlamento, fa di tutto per condizionare Conte, Zingaretti e tutto lo schieramento di sinistra facente parte del governo, e non si sa bene se egli, il Matteo, ne faccia ancora parte oppure no, visto che sembra stare con un piede dentro e uno fuori; l’augurio principale è di decidere cosa vuol fare da grande…

…e, a proposito di cosa vuol fare da grande, un augurio particolare lo faccio a Padre Gigino, al secolo Luigi Petrone, ex guardiano di San Francesco di Cava, poi umile fraticello di quello di Nocera Superiore, da sempre imprenditore e trascinatore di popolo, ora anche pasticciere e ristoratore in quel di Nocera Superiore con il locale “ ‘u Monaco”; ora Padre Gigino sembra che abbia lasciato il convento e si sia sospeso dai voti, ma è stato visto concelebrare qualche giorno fa nella cattedrale di Cava in occasione di un affollatissimo funerale; la cosa ha stupito non poco e qualche suo amico, maliziosamente ha detto che sta decidendo, appunto, cosa fare “da grande”.

…a tutti i lettori di questo giornale, per non annoiare i quali mi fermo qui, anche se avrei ancora tantissimi auguri da fare: ma se mi dilungassi rischierei di non avere l’ospitalità del mega-direttore Petrillo, oltre agli improperi dei lettori.

Buon Natale e buon 2020.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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